Triplete Juve possibile? Una domanda alla quale, da qualche anno a questa parte, una fetta di tifosi e non della Vecchia Signora si pone. Una domanda considerata forse un po’ retorica nell’epoca pre Ronaldo, che però ha acquistato una certa rilevanza con l’arrivo del portoghese. Un ambientato CR7 infatti, diverso dall’appena arrivato CR7 dell’anno scorso, potrebbe davvero portare la sua squadra ad eguagliare i record dell’Inter di Mourinho nella stagione 2006/07.
Il Triplete però non è un’impresa da uno, se non collettiva. Il cammino alle finali di Coppa Italia e Champions League, unitamente a quello di campionato, passa attraverso un palinsesto di 9/10 partite al mese. Il tutto, con le problematiche costanti poste da infortuni, squalifiche e turni di riposo obbligatori per i giocatori. Uno sforzo sovraumano sia per la rosa che per lo staff tecnico e allenatore.
Il 2015 e 2017, sono le annate nelle quali lil Triplete Juve si era avvicinato di più. In entrambe le occasioni, a mettere i bastoni fra le ruote a quest’impresa erano state le sconfitte in finale di Champions: 3-1 per il Barcellona nel 2015, 4-1 per il Real Madrid nel 2017.
Triplete Juve: la situazione attuale
I pretesti per riporsi la domanda del Triplete Juve ci sono tutti a questo punto della stagione, a cominciare dall’ottima forma di Ronaldo. Il portoghese non da segnali di stanchezza e arriva alle porte di marzo con 21 gol segnati in 21 partite giocate in Serie A. Nelle ultime 13 gare da lui disputate tra campionato (11) e Coppa Italia (2), CR7 è sempre andato a segno. Solo due gol in Champions, arrivati però prima di Dicembre nel periodo meno prolifico dell’attaccante in generale.
La Juventus, se pur non chiaramente superiore in campionato come gli altri anni, tiene salda la vetta della Serie A. Settimana prossima sarà il turno della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan. Il pareggio dell’andata di San Siro aveva visto il congiunto rossonero nettamente più in forma di quello degli ospiti. E’ però difficile pensare che sia la squadra di Pioli ad avere la meglio sulla Juventus dell’Allianz. Davanti ai suoi tifosi la Juve ha solo conquistato vittorie ed un unico pareggio in tutte le competizioni.
In Champions League, pur non avendo liberato a pieno le potenzialità di Ronaldo, i bianconeri erano usciti dalla fase a gironi viaggiando ad un ritmo di 5 vittorie e un pareggio. La prima sconfitta è arrivata negli ottavi contro il Lione, un risultato che cambia lo status dei francesi da “pura formalità” a “pericolo di eliminazione”. Degli ultimi 10 anni, questa è l’unica vittoria raccolta dal team di Rudi Garcia contro la Juventus. Come per la questione Coppa Italia, un risultato diverso da una vittoria è quasi impensabile tra le mura del proprio stadio.
Tuttavia, la Champions League è da sempre considerata una delle scommesse sportive più difficili da azzeccare in questa fase. Inoltre, la prestazione della squarda di due giorni fa ha confermato il momento non troppo brillante della Juventus: piatta, ferma, passiva fino agli ultimi 20 minuti. Speculazioni sull’incapacità del tecnico ad applicare il Sarrismo ad un gruppo fisicamente e mentalmente più macchinoso che il suo Napoli. Un’indentità tecnica forse un po’ persa, aggrappata all’idea del ritorno di Chiellini e Khedira.
Tra Champions, Coppa Italia e campionato, le prossime tre settimane saranno fondamentali per darci un’idea migliore se il sogno del Triplete sia qualcosa di raggiungibile o meno.
Il Triplete nella storia
Gli annali ci ha regalato solo una manciata di squadre in grado di agguantare il Triplete. I Celtic furono la prima squadra a conquistare il primato sia nelle due competizioni interne più importanti che nella roulette europea dei tempi, la allora Coppa Europea. l’allora Coppa Europea. A eguagliare l’annata d’oro degli scozzesi del 1966/67, ci pensò l’Ajax cinque anni dopo. Capitanata da Johan Cruyff, gli olandesi riuscirono a portarsi a casa Eredivisie, KNVB Cup e la Coppa Europea vincendo in finale contro l’Inter davanti al pubblico di Rotterdam. Passano 16 anni e il Triplete passa nelle mani di un’altra olandese, il PSV del post transferimento di Gullit al Milan. La Coppa Europea verrà vinta in finale contro il Benfica.
Il Manchester United sarà la prima squadra a vincere i tre titoli dopo il cambio di formato della Champions League. Una rosa dai grandissimi nomi come Beckam, Scholes, Schmeichel e Roy Keane, in grado di chiudere davanti ad Arsenal e Chelsea in entrambe le competizioni interne. 79 punti per i Reds in campionato, contro i 78 e 75 delle Londinesi, entrambe eliminate per mano del Manchester persino nella FA Cup. In Champions League, dopo un’ardua fase a gironi, il team di Alex Ferguson eliminerà sia Inter che Juventus e porterà a casa la finale contro il Bayern Monaco.
Il 2009 sarà la volta del Barcellona trainata da un giovane Lionel Messi. Anche qui i grandi nomi si sprecano. Xavi, Eto’o, Puyol e Iniesta, a fianco dell’argentino, portarono i catalani in testa alla Liga a 10 punti dal Real Madrid, ad alzare sia Copa del Rey che Champions League. In Europa, la finale vedrà gli spagnoli atterrare il Manchester United per 2-0 tra le mura dell’Olimpico, dopo aver eliminato Bayner Monaco e Chalsea.
Il Barcellona tornerà vincere i tre trofei (unica squadra ad esserci riuscita per due volte) nel 2015, strappando la finale di Champions alla Juventus e chiudendo la Liga a due punti dal Real Madrid.
L’arrivo di Mourinho e il Bayern Monaco
L’anno dopo, arriva la stagione di Mourinho e della spettacolare Inter del Principe Milito. L’argentino, in coppia d’attacco con Eto’o, supportati da Stankovic, Sneijder, Thiago Motta e Cambiasso a centrocampo, tutti avanti a Maicon, Samuel, Lúcio e capitan Zanetti. Ad alimentare la bagarre in campionato era stata la Roma di Ranieri. I giallorossi, con 9 vittorie nelle ultime 10 partite, avevano rischiato seriamente di soffiare il titolo ai neroazzurri in volata. Delusione anche in Coppa Italia per la Roma, e sempre per mano del team di Milano, alle luci della finale persa per 1-0. La Champions League vedrà ancora protagonista Diego Milito, capocannoniere della sua squadra e autore della doppietta che regalerà all’Inter la finale contro il Bayern Monaco.
I tedeschi si rifaranno dello smacco nel 2013, quando conquisteranno il loro primo Triplete. L’impresa sarà a scapito del Borussia Dortmunt, diretto rivale sia in Champions League che in campionato.