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L’Impatto del Ritorno di Novak Djokovic sul Tennis Mondiale nel 2024

Novak Djokovic, ormai alla veneranda età per un tennista, di 37 anni, ha deciso di dare uno slancio diverso alla sua carriera. Ovviamente, è bene chiarire subito e tranquillizzare i suoi fan, che il serbo, fresco campione olimpico, non abbonderà i campi da gioco. Anzi, è ancora intenzionato a vincere, ma vuole dedicarsi solo alla sua nazionale e ai tornei principali.

Ma non è quello che fanno tutti?” – se vi state chiedendo questo, sappiate che la situazione è leggermente diversa. I giocatori, anche i più blasonati, devono prendere spesso parte ai tornei minori per ottenere punti utili ai fini delle varie classifiche ATP e WTA. I primi in graduatoria avranno l’accesso garantito ai tornei principali e anche le migliori posizioni del tabellone generale. Insomma, è un circolo continuo che bisogna alimentare a suon di punti, piazzamenti e vittorie.

A questo, poi, c’è il blasone di far parte dei primi 10, di essere sul podio o di diventare il migliore in classifica. Negli ultimi mesi, ad esempio, a dominare la classifica maschie c’è l’italiano Jannik Sinner.

Tornando a Novak Djokovic, però, la svolta di cui parlavamo riguarda proprio il non voler dare più peso alla classifica ATP. A darne notizia è direttamente lui. Nel corso di un’intervista ha dichiarato di non volersi “dannare l’anima” per raggiungere le Finals di Torino. Si riferisce all’evento di fine anno, che questa volta si terrà in Italia, in cui partecipano i migliori tennisti della classifica ATP. Prendervi parte è sicuramente un pregio per ogni tennista. Ma regala anche un importante beneficio economico, visto che il montepremi è decisamente ricco.

Cosa Cambia Ora per il Tennis Internazionale?

Ora, quindi, gli addetti ai lavori e gli appassionati di quote tennis si interrogano su un punto. La scelta di Djokovic di dedicarsi solo agli Slam e alla Nazionale può cambiare gli equilibri dei tornei internazionali? Naturalmente, non abbiamo una risposta a questa domanda. Lo sapremo solo seguendo la prossima stagione tennistica.

È certo che Djokovic ha ormai vinto tutto. Ha trionfato in ogni singolo Slam, e per diverse volte. Nella scorsa estate ha anche realizzato un suo grande sogno: vincere la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi nel 2024. È stato più volte in cima alla classifica ATP e per tutti è uno dei migliori tennisti di sempre, se non il migliore in assoluto della storia. Se proprio vogliamo trovare un suo potenziale rammarico, è il non essere riuscito a conquistare il Grande Slam. Parliamo del trionfo in tutti e quattro gli Slam annuali: Australian Open (Wimbledon), Roland Garros (Francia), Wimbledon (Inghilterra) e U.S. Open (Stati Uniti).

Sogno Sfumato Due Volte

In realtà, ci è andato molto vicino nel 2015, quando ha vinto Australian Open, Wimbledon e U.S. Open. In realtà, però, il suo sogno era già svanito a metà anno quando ha perso in finale contro lo svizzero Wawrinka al Roland Garros parigino. A dover di cronaca, però, Djokovic ha comunque ottenuto quello che nel settore del tennis viene definito “Piccolo Slam”. È la vittoria dei quattro tornei consecutivi, ma in due anni diversi. Il 2016 di Djokovic, infatti, è iniziato con il trionfo di nuovo agli Australian Open e poi al Roland Garros perso l’anno prima in finale. In quel momento, quindi, il serbo è stato il campione in carica di tutti gli Slam.

La più grande beffa, invece, è arrivata nel 2021. Dopo la vittoria nei primi tre Slam, Djokovic approda in finale nel 2021. Il suo obiettivo è diventare il primo giocatore in epoca moderna a vincere il Grande Slam. Il suo sogno, però, si è infranto in un netto 3 a 0 subito dal russo Daniil Medvedev.

Ultimi Tentativi per Djokovic?

Che sia questo, quindi, il grande piano di Djokovic? Conservare tutte le energie a disposizione e dedicarsi agli allenamenti puntando ai quattro tornei principali del circuito, così da raggiungere il Grande Slam. È sicuramente un’opzione da valutare. Il tennista serbo ha ancora tanta forza nelle gambe e nelle braccia. E lo ha dimostrato solo qualche mese fa diventando il campione olimpico. Di certo, a 37 anni è giusto centellinare le energie ed evitare di sprecarle in lunghi viaggi e tornei minori.

La carriera di Djokovic è già perfetta e non sarà una vittoria in più o una in meno a cambiare la situazione. Come detto, però, le nostre restano ipotesi e scopriremo a inizio anno se si riveleranno fondate o meno.

D’altro canto, trovarsi davanti un Djokovic in perfetta forma fisica, riposato al punto giusto e desideroso di giocare solo poche partite, ma di alta qualità, fa paura a ogni giocatore.

Conclusione

Siamo alla fine del nostro articolo dettagliato su Novak Djokovic. Abbiamo analizzato la sua scelta di dedicarsi solo a pochi tornei e l’impatto che potrebbe avere nel panorama internazionale. Nei prossimi mesi continueremo a seguire il percorso del tennista serbo e scopriremo se la sua decisione ha pagato.

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Infine, ricordate di puntare con attenzione e con la massima responsabilità.

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