Aurelio De Laurentiis, dal 2004, è il presidente della Società Sportiva Calcio Napoli, squadra che ha acquistato dopo il fallimento dovuto a problemi economici e che, nel giro di pochi anni, è riuscito a riportare nei palcoscenici del calcio che conta e delle scommesse sportive. Nel corso della sua storia da presidente Napoli, ha ottenuto anche tre vittorie in Coppa Italia ed un trionfo in Supercoppa italiana.
Nel corso degli anni, però, è diventato famoso anche per alcune sue uscite pubbliche che hanno attirato diverse critiche, in particolare dai supporter napoletani. Quest’ultimi, per usare un eufemismo, non vedono di buon occhio il presidente ritenendolo, infatti, troppo attento ai conti e poco ai successi.
La Fuga in Motorino
Effettivamente nel corso degli ultimi sedici anni ci sono stati diversi episodi che lo hanno reso, per così dire, famoso. Uno di questi è sicuramente la fuga a bordo di un motorino guidato da uno sconosciuto fuori la sede della Lega Calcio nel 2011. All’interno si stavano svolgendo i sorteggi per il calendario della Serie A. Ad un tratto, non trovandosi in accordo con gli altri presenti, è uscito fuori litigando con l’allora presidente del Cagliari Cellino e offendendo gli altri presidenti, definiti delle “m…e”.
Il presidente Napoli quindi, per evitare i giornalisti, fermò uno sconosciuto che si trovava in quel momento fuori la sede e saltò a bordo del mezzo, senza casco, scappando via. Si fece posi fermare alcune centinaia di metri dopo.
Tifosi-De Laurentiis: Rapporto Sempre Difficile
Il presidente, seppur abbia acquistato una società ormai fallita, e averla riportata in vetta alla Serie A, non ha mai conquistato i tifosi. Tra i motivi c’è la sua romanità mai negata e il fatto che sia sempre al centro dell’attenzione. Gli ultras, gli accusano anche di non aver fatto il possibile per creare una società con figure forti, forse per paura di poterlo eclissare, e recriminano per diverse frasi contro gli stessi supporter.
Nel corso di un’intervista, infatti, si scagliò contro la città di Napoli e contro i tifosi, rei a suo parere, di criticare troppo la società, soprattutto considerando che da vent’anni non vincevano niente. Ecco le sue parole: “A Napoli c’è solo il calcio, e allora ringraziatemi… Negli ultimi giorni ho dovuto sentire polemiche ingiuste. Cosa ha vinto il Napoli negli ultimi venti anni? Attenzione, perché se mi girano me ne torno in America. Dovrebbero ringraziarmi, e invece..”.
Parole non certo gradite dal pubblico partenopeo, a cui si aggiungono quelle sul San Paolo, definito un grande cesso invece che uno stadio.
E se volessimo continuare, nella lista delle uscite poco felici, c’è anche la frase detta ad un giornalista che gli chiedeva una promessa per la conquista dello scudetto: “La promessa? Ci impegneremo ai massimi livelli. E comunque lei ha già vinto perché stava nella m…a 12 anni fa, nuotava nella m…a, glielo dico io”. Non è mai stato chiarito se De Laurentiis si riferisse al giornalista in particolare o ai tifosi azzurri. In qualunque caso, sono parole che non andrebbero mai dette visto il suo ruolo.
Negli Ultimi Mesi
Qualche settimana fa il presidente Napoli è stato poi contagiato dal Covid 19. Anche in questo caso però, non sono mancate le polemiche per il suo atteggiamento. De Laurentiis, infatti, prima di conoscere l’esito del tampone, si era recato in Lega Calcio per una riunione con gli altri presidenti, mostrandosi pubblicamente debilitato ma comunque senza mascherina, rischiando quindi, in caso di esito positivo dell’analisi (così come poi è stato) di contagiare gli altri presenti e i giornalisti. Per fortuna ciò non è avvenuto e il presidente si è ripreso benissimo.
Le stesse critiche sono poi arrivate anche quando, con un messaggio su Twitter, ha pubblicamente fatto campagna elettorale a nome del Calcio Napoli, per il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, alla vigilia delle elezioni, mischiando così calcio e politica, come nessuno mai aveva fatto prima.
Il Giudizio Finale su De Laurentiis
Partiamo da un presupposto, Aurelio De Laurentiis è un imprenditore che ha colto al volo la possibilità di entrare nel mondo del calcio con una squadra che, seppur in fallimento, poteva contare su un bacino di tifosi enorme e su una storia importante. E probabilmente con il Calcio Napoli ha pensato sin dall’inizio di voler fare un affare, come è giusto che facciano gli imprenditori.
Nel corso del tempo però ha acquisito anche un attaccamento alla maglia partenopea che non gli si può non riconoscere. Lo ha dimostrato soprattutto con investimenti importanti. Per primo quello di Gonzalo Higuain (che tra l’altro ha sempre accusato il presidente Napoli come principale causa per il suo passaggio alla Juventus). Oppure come l’ultimo di Victor Osimhen, il giocatore più pagato nella storia del Napoli.
Ciò nonostante, però, molte volte ha oltrepassato alcuni limiti. La sua rabbia si è scagliata soprattutto contro i tifosi, che poi sono la vera anima sia del Napoli. Ha sicuramente sbagliato mischiando calcio e politica come se i tifosi del calcio Napoli rispondessero a ciò che lui dice o consiglia. Il suo linguaggio, spesso troppo volgare, non lo ha aiutato e probabilmente non lo aiuterà nel suo rapporto con i tifosi, anche se probabilmente da parte sua non c’è questa intenzione di riconciliare gli animi con i supporter.
Infine, effettivamente non ha creato una società solida e il motivo è che, probabilmente, non ha voluto rischiare di essere oscurato, vista la sua propensione ad essere la star al centro delle telecamere, sostituendosi in modo talvolta inappropriato, anche all’allenatore o al direttore tecnico.