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L’Intelligenza Artificiale (Ai) Cambia La Naturalezza Dello Sport?

In molti tra addetti allo sport, giornalisti e anche sviluppatori iniziano ad interrogarsi su un aspetto importante, ovvero se l’Intelligenza Artificiale potrà cambiare la naturalezza dello sport? E forse c’è poco da dire, visto che se si dovesse continuare a proseguire verso lo sviluppo dell’AI, la strada sembra ormai ben decisa. A confermarlo, ad esempio, potrebbe esserci Lee Sedol, uno dei grandi campioni di Go, un gioco da tavolo cinese, battuto per 4 a 1 dall’AI AlphaGo.

Parliamo della sfida su cinque gare denominata Google DeepMind Challenge Match tra l’intelligenza artificiale AlphaGo creata dall’azienda AlphaBet e Lee Sedol, un campionato sudcoreano considerato tra i più forti al mondo di sempre. Per sua sfortuna, però, Sedol si è dovuto arrendere in quattro partite a causa della superiorità dell’avversario. In realtà, ne ha vinta una ma in seguito ha dichiarato che questo era accaduto non per la sua bravura ma per un bug di AlphaGo. E la cocente sconfitta lo ha portato ad abbandonare completamente il gioco visto che aveva trovato un avversario che non solo era imbattibile ma che continuava a migliorare giocando da solo.

E quindi, consapevole del fatto di non poter essere il migliore, ha deciso di non giocare più a Go a livello agonistico.

Ed in effetti questo è il primo punto su cui è possibile soffermarci riguardo alla nostra domanda iniziale. Sapendo che c’è un’intelligenza artificiale capace di battere chiunque, ha più senso concorrere per diventare il migliore? In pratica, a breve dovremo iniziare ad usare delle precisazioni come il più forte tra gli umani cose del genere.

Intelligenza Artificiale e Scacchi

Come per il Go, bisogna dire che anche per gli Scacchi l’intelligenza artificiale è entrata a gamba tesa, adoperando un termine sportivo. Anzi, il primo vero utilizzo dell’AI per lo sport è proprio in questo gioco da tavola. Nel 1996, infatti, fu il Computer ideato da IBM, Deep Blue a sfidare il campione di scacchi Garry Kasparov, battendolo due volte su sei. L’anno successivo, però, l’intelligenza artificiale ebbe la meglio in generale sconfiggendo il russo per 3,5 a 2,5.

Anche negli Scacchi, quindi, la nuova sfida non è più quella di battere un avversario per diventare il più forte ma di sconfiggere un PC che, però, è praticamente imbattibile. L’intelligenza Artificiale, infatti, può calcolare nel giro di pochissimo secondi tutti i possibili scenari facendo una mossa invece di un’altra e fa questo per ogni turno, sia dell’avversario che suo. Insomma, l’AI è impossibile da battere, almeno da una persona.

Ma da un’altra intelligenza artificiale? E se anche questa scena fosse realizzabile, ovvero due programmi che si affrontano, cosa ci sarebbe di naturale? Praticamente nulla, visto che sarebbero solo due PC che scelgono le migliori mosse in maniera meccanica. Inoltre, il risultato sarebbe abbastanza scontato, ovvero un’aritmia partita che probabilmente non finirebbe mai e in cui nessuno riuscirebbe ad avere la meglio. Insomma, un esito quanto più lontano da quello che ci piace chiamare sport.

AI e Calcio

Il calcio è uno degli sport più famosi al mondo e lo sanno bene i giocatori che puntano sulle scommesse Italia. E anche in questa disciplina, ovviamente ai livelli più alti, l’Intelligenza artificiale sta iniziano a farsi strada. In particolare, la troviamo in due aspetti importanti, ovvero la scelta dei giocatori e il VAR.

In merito al primo punto, ormai parecchie squadre si stanno affidando all’analisi dei dati effettuati nel giro di pochi istanti dall’intelligenza artificiale. E i risultati stanno incidendo sempre più sulla scelta dei giocatori che scendono in campo. Non basta, quindi, avere talento ed estro, ma se i dati dicono che un giocatore sia il migliore per una determinata partita, allora questo finisce per incidere parecchio.

Il Virtual Assistant Referee, che in Italia conosciamo come VAR, invece, sta praticamente rivoluzionando il calcio. E lo farò sempre di più. Inizialmente, abbiamo avuto l’introduzione di un chip nel pallone che serviva a stabilire che se la sfera fosse entrata totalmente in porta oppure no. E di certo nel corso dei prossimi anni la stessa introduzione la si avrà anche per determinare un calcio d’angolo o la rimessa laterale.

Il Fuorigioco Automatico

Negli ultimi Mondiali di Calcio, invece, c’è stata un’altra nuova introduzione che andrà sicuramente a cambiare il calcio come lo conosciamo oggi. Parliamo del fuorigioco semi automatico. In pratica, in ogni partita ci saranno delle telecamere che seguono l’ultimo difensore prima del portiere e l’attaccante. E queste analizzeranno in tempo quasi reale la posizione di entrambi soffermandosi su decine di punti del corpo. In pratica, l’attaccante potrà risultare in fuorigioco anche di un millimetro e il suo gol verrà annullato.

Per molti tifosi, però, questo non è sport o quantomeno non è lo sport di cui si sono innamorati. Di certo sarà tutto molto più giusto e corretto, ma anche l’errore dell’arbitro, ovviamente in buonafede, è una variabile che servirà a rendere tutto molto più incerto. A questo, poi, bisogna aggiungere che un centimetro in meno o in più non fa la differenza sul gesto tecnico, sulla bravura dell’attaccante e così via. Infine, dover attendere ogni volta prima di poter festeggiare un gol è comunque poco piacevole, sia per i giocatori in campo sia per gli stessi tifosi.

Conclusione

Siamo arrivati alla fine del nostro articolo sull’Intelligenza Artificiale e sulla sua influenza sullo sport. Bisogna, quindi, ammettere che sotto determinati punti di vista l’Intelligenza artificiale abbia contribuito e sta contribuendo a rendere tutto molto più corretto e ottimizzato, come per il VAR nel calcio. D’altro canto, però, sta allo stesso modo cambiando la durezza dello sport e questo nei prossimi anni diventerà sempre più marcato.