Adriano Leite Ribeiro, meglio conosciuto come Adriano o come “O’Imperador” (l’Imperatore). Questi i vari nomi con cui è conosciuto uno dei giocatori più forti che hanno mai calcato i campi di calcio e della serie A, senza però, essere mai riuscito a concludere davvero qualcosa.
L’Imperatore, un nomignolo affibbiatogli dai tifosi in Brasile, sua terra natale, infatti, è famoso per le sue gesta in campo ma soprattutto per quelle fuori che lo hanno portato per anni nell’oblio del calcio. In questo articolo ripercorriamo insieme la vita di Adriano Leite Ribeiro e scopriremo cosa fa oggi per vivere.
Adriano Leite Ribeiro: Gol al Real
Adriano è un classe ’82 e si mette in luce sin da giovanissimo nel Flamengo. Le sue caratteristiche, infatti, sono straordinarie. È veloce, tecnico e capace di dribbling pazzeschi. Ma ha anche un fisico imponente che gli permette di resistere ad ogni contrasto e di svettare in aria per fantastici colpi di testa. Ma la sua arma micidiale era il sinistro: preciso ma soprattutto potentissimo.
Chi lo ha visto giocare si ricorderà di quel tiro straordinario. Quando l’Imperatore calciava qualcosa di buono succedeva sempre.
Nel Flamengo le reti arrivano immediatamente così come le attenzioni dei grandi club europei. Tra questi c’è l’Inter che riesce a strappare alle pretendenti il cartellino di Andriano nell’ambito dell’operazione che porterà un altro brasiliano, Vampeta, da Milano al Flamengo nell’estate del 2001.
L’Esordio da Sogno con il Real
L’esordio di Adriano, seppur non in una partita ufficiale ma comune di altissimo livello, visto che si giocava contro il Real Madrid, è stato da sogno. Un sogno premonitore delle caratteristiche eccezionali e del futuro radioso che avrebbe potuto avere. Il mito di Adriano tra tifosi e appassionati di quote calcio nasce proprio nel tempio di questo sport, il Santiago Bernabeu. Inter e Real, infatti, si stanno giocando il trofeo Bernabeu.
Come detto, non è una sfida ufficiale ma una di quelle classiche amichevoli di altissimo livello per testare i migliori giocatori in vista della stagione. È il 14 agosto e allo stadio ci sono ben 80 mila persone. Adriano Leite Ribeiro entra in campo a sei minuti dalla fine al posto di Bobo Vieri. I primi tocchi di palla fanno già capire le qualità fisiche e tecniche di questo giocatore. Quando mancano solo i tre minuti di recupero proprio Adriano viene atterrato appena fuori dall’area di rigore. Una buona punizione per l’Inter visto che i giocatori in campo per batterla ci sono come Materazzi e Seedorf. Alla battuta, però, ci va il giovanissimo Adriano che ha solo 19 anni.
Rincorsa abbastanza lunga e poi tiro velocissimo all’incrocio dei pali dove c’è Iker Casillas, e quindi non proprio l’ultimo arrivato. Gli esperti hanno attestato che quella palla è arrivata in rete a 178 chilometri orari.
I Successivi Anni di Adriano Leite Ribeiro
Adriano inizia la stagione con l’Inter ma ha bisogno di giocare in maniera fissa e quindi viene prestato prima alla Fiorentina e poi al Parma. Soprattutto in questa sua avventura in Emilia riesce a dimostrare le sue grandissime qualità siglando 23 reti in appena 37 partite. Diventa l’idolo di chi punta sulle scommesse live visto che quando c’era lui in campo le azioni da rete fioccavano.
Questi numeri hanno fatto sì che a gennaio Adriano tornasse all’Inter dove diventerà un punto fisso. Nel corso dei mesi, però, accadrà qualcosa che sconvolgerà Adriano, ovvero la morte del padre Almir a cui era profondamente legato.
La Depressione e l’Alcool
Dopo la scomparsa del padre, Adriano entra nel terribile vortice della depressione e si dà all’alcol. Come lui stesso ha ammesso nel corso di diverse interviste, beveva ogni sera e quasi sempre arrivava ubriaco agli allenamenti. Lo staff, quindi, per cercare di tutelarlo, era costretto a farlo rientrare negli spogliatoi facendolo addormentare in infermeria.
Questa situazione, però, non può certo continuare a lungo. Adriano decide di tornare in Brasile prima al San Paolo e poi nella sua squadra del cuore: il Flamengo. Anche in questo caso non mancano gli episodi negativi, ma la stagione sarà comunque soddisfacente tanto che la Roma deciderà di puntare su di lui.
La Fase Calante dell’Imperatore
Alla Roma, però, scenderà in campo solo 5 volte senza mai andare in rete. DI lui, però, si ricorderà il ritiro della patente visto il rifiuto di sottoporsi al test dell’alcol. Anche per questo motivo, quindi, il suo contratto verrà risolto nel mese di marzo.
Viene ingaggiato dal Corinthians, ma dopo alcune settimane si romperà il tendine di Achille. Il club, ovviamente, fa di tutto per curarlo ma Adriano si rende protagonista di una nuova bravata. Viene filmato ad una festa mentre si toglie lo stivaletto ortopedico probabilmente per ballare meglio. Torna ad allenarsi cinque mesi dopo con il peso di 104 chili.
Decide poi di tornare al Flamengo anche se in realtà non scenderà mai in campo a causa di infortuni e forma fisica assolutamente scadente. Poi, nel 2014, ci ripioverà con l’Atletico Paranaense nel 2014 giocando solo una volta. Nel corso di quest’anno, qualcuno lo fotografava con quella che sembra un’arma in compagnia di un narcotrafficante. La polizia lo indaga anche per traffico di stupefacenti, ma risulterà poi completamente estraneo alla vicenda.
Non mancheranno poi contatti con varie squadre ma possiamo dire che la carriera di Adriano, in effetti già terminata da alcuni anni, sarà ufficialmente finita il 2016.
Che Fine ha Fatto Adriano Leite Ribeiro
A questo punto, quindi, veniamo alla nostra domanda iniziale e cioè cosa fa oggi Adriano per vincere. Dopo un lunghissimo periodo fatto ancora di bravate, alcol e problemi, Adriano alla soglia dei 40 anni ha deciso di mettere la testa a posto. E vive principalmente come influencer e uomo immagine grazie a diverse società che lo hanno scelto per i loro sponsor.
Uno di principali contratti che ha, ad esempio, è quello con l’Adidas. Ci sono, poi, diversi documentari che lo vedono protagonista. Resterà, comunque il rammarico per aver perso le gesta di quello che poteva diventare uno dei calciatori più forti di sempre negli eventi live. Quasi tutti i compagni che lo hanno visto in forma, infatti, lo hanno sempre definito un fenomeno.
Tra questi, ad esempio, c’è sicuramente Ibrahimovic che nel corso di un’intervista ha raccontato: “Ho giocato con i migliori: nessuno come Adriano, un vero animale”.