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Giochi D’Azzardo Medievali

giochi d'azzardo medievali

Oggigiorno siamo abituati a giocare nei live casino ed avere tantissime opportunità ed una vasta selezione di dispositivi su cui puntare. In realtà, però, il gioco ha una lunghissima tradizione che va avanti da centinaia di anni. In questo articolo, ad esempio, vedremo quali sono i giochi d’azzardo medievali ed anche alcune regole. Ovviamente, precisiamo che molte di queste informazioni arrivano in maniera indiretta, quindi non sempre si tratta della versione giusta oppure dell’unica che è possibile trovare in giro. 

Dove si Giocava?

Prima di passare ai giochi d’azzardo medievali, scopriamo dove si svolgevano. Dovete sapere, infatti, che c’erano dei luoghi appositi per giocare d’azzardo. Un po’ come avviene oggi dove ci sono delle sale appositamente create e legali per i videopoker. Anche nel medioevo, ad esempio, c’erano le baratterie. Si tratta di posti che potevano essere sia all’aperto che al chiuso, in cui si riunivano le persone per giocare.

Inizialmente, però, possiamo dire che erano delle bische clandestine anche perché il gioco era illegale. A quel punto, però i Comuni, ovvero le amministrazioni locali dell’epoca deciso di sfruttare questi luoghi che consentivano diversi vantaggi. Prima di tutto, infatti, permettevano di sapere che i giocatori si trovavano in quel luogo e che non dessero fastidio in altri posti della città. Inoltre, a gestire la baratteria c’erano i barattieri, ovvero persone che guadagnavano dalle giocate e che, soprattutto, intervenivano nel caso in cui c’erano liti e risse. 

Infine, una volta appurata la funzionalità delle baratterie, si iniziò anche a chiedere dei pagamenti per tenerle aperte e legalizzarle. Delle vere e proprie tasse come dimostrano alcuni atti del medioevo.

Giochi d’Azzardo Medievali: Ecco i più Famosi

I Dadi

È probabilmente uno dei giochi più antichi di sempre ed anche quello più famoso. Da quanto risulta nei vari documenti dell’epoca, il gioco dei dadi era molto popolare nel Medioevo. Inoltre, già all’epoca si usavano dei dadi cubici con sei facce e su ognuna c’erano dei puntini ad indicare il punteggio. Praticamente i dadi come li conosciamo oggi esistono da centinaia di anni. Solitamente, poi, erano in legno o metallo. 

C’erano diversi giochi che si potevano fare con i dadi e in quasi tutti si trattava di una lotta tra due o più giocatori ed in palio c’erano dei soldi. 

Azar e Zara

Il gioco indicato con il nome di Azar, o Zara in Italia, era quello decisamente più famoso di tutti. Secondo le legende, si dice che sia stato inventato in un castello arabo nel 1200 e che da lì, poi, abbia fatto il giro del mondo arrivando in Italia, dove ha riscontrato sicuramente un grande successo. 

Lo conosce perfino dante che lo nomina nella Divina Commedia, precisamente nel sesto Canto del Purgatorio. Ecco le parole utilizzate: “quando si parte il gioco della zara, colui che perde si riman dolente, repetendo più volte e tristo impara…”.

Le regole, almeno in Italia, erano abbastanza semplici. Si giocava con tre dadi e l’obiettivo dei giocatori era quello di pronosticare il risultato che sarebbe uscito. Per stabilire l’ordine dei giocatori a tirare, invece, si lanciavano i dadi e il punteggio più alto avrebbe avuto il diritto di essere il primo. Appena un giocatore indovinava il risultato, vinceva la somma di denaro messa in palio. Solitamente, poi, si restringeva il campo solo dai numeri che andavano da 5 a 16. 

La Riffa

Questo gioco è una variante dei dadi ma presenta delle regole totalmente diverse rispetto alla tipologia precedente. Lo scopo di questo gioco è quello di battere il proprio avversario ottenendo il punteggio dei tre dati. È importante, però, specificare che il punto valido si ottiene quando almeno due dei tre dadi tirati hanno lo stesso punteggio. A quel punto, quindi, il terzo dado viene ritirato e i punteggi si sommano. Fino al momento in cui non escono due facce dei dadi con lo stesso punteggio, il giocatore dovrà ritirare. 

Non appena il primo giocatore otteneva un punteggio valido, i dadi passavano nelle mani dell’avversario che doveva ripetere la procedura. Una volta che anche questi riusciva a mettere insieme un punteggio valido, allora quello più alto vinceva la posta in palio. 

Giochi con le Tavole

Anche le tavole erano molto frequenti nel Medioevo. Il gioco più conosciuto era il Duodecim Scripta. In pratica si utilizzava una piattaforma predisposta per questo gioco e ogni giocatore ha a sua disposizione quindi pedine bianche mentre l’avversario le ha di colore nero. 

Sono necessari, poi, anche tre dadi per spostare le pedine in avanti e riuscire a conquistare quelle dell’avversario. Si tratta di un gioco di abilità che possiamo sicuramente considerare l’antecedente di diversi giochi da tavola che conosciamo oggi. 

Conclusione

Nel corso di questo articolo abbiamo cercato di vedere se nel Medioevo c ‘erano i giochi d’azzardo, quali erano le loro regole e anche dove si giocavano. E abbiamo sicuramente scoperte delle cose interessanti. 

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