In questo articolo che come di consueto è realizzato dai nostri esperti di NetBet, vogliamo parlarvi di una curiosità che riguarda il mondo del gambling e dei film, ovvero il Baccarat di James Bond. Lo 007 più famoso di sempre, infatti, nel corso delle sue avventure, sia nei romanzi di Ian Fleming che durante le riproposizioni cinematografiche, troviamo sempre qualche scena importante al tavolo verde. E, spesso, si tratta proprio del Baccarat.
Nei prossimi paragrafi, quindi, vedremo quali sono le scene più importanti in cui Bond si ritrova a puntare a questo gioco, conosciuto anche come Chemin-de-Fer.
Il Baccarat di James Bond
Le Regole
Prima di iniziare a parlare di questo argomento legato al mondo di James Bond, diamo qualche info sul gioco del Baccarat. Una delle caratteristiche più importanti di questa attività è che non si punta solo contro il Banco. Infatti, è possibile decidere di scommettere anche sulla sconfitta del giocatore al tavolo.
Inoltre, una ulteriore particolarità, è che tutto si svolge in maniera quasi automatica e che si vince con 9 o con 8. Infatti, nel baccarat i 10 e le figure, cioè J, Q e K, hanno valgono zero. E quando il punteggio è pari o superiore a 10, si tiene conto solo del numero delle unità. In pratica, se il vostro punteggio è di 13, allora in realtà ai fini del gioco sarà di 3.
Il Rapporto con James Bond
Passiamo, ora, a vedere nel dettaglio i motivi per cui possiamo parlare di questo gioco come il Baccarat di James Bond. Basta considerare che il primo rapporto dell’agente segreto con licenza di uccidere con il baccarat avviene nel primo e storico romanzo composto da Fleming, Casino Royale. E la trama, come si può intuire facilmente dal nome del romanzo, si svolge all’interno di una casa da gioco.
Il capo dei servizi segreti, infatti, incarica Bond di sedersi al tavolo da gioco e di sfidare, per l’appunto al baccarat, l’antagonista Le Chiffre. La partita si svolge al Casinò Royale-les-Eaux, una struttura situata al nord della Francia.
Lo 007, ovviamente, non può dire chi sia in realtà e quindi si un finge un playboy proveniente dalla Giamaica. Inizialmente, però, la sua missione fallisce miseramente visto che Le Chiffre lo ripulisce di tutto il denaro che aveva. Grazie ad un contributo della CIA, però, Bond torna al tavolo e riesce a sottrarre al suo avversario oltre ottanta milioni di franchi mandandolo definitivamente in bancarotta.
Nella versione integrale del primo romanzo, poi, c’è addirittura una introduzione del gioco, così da permettere anche alle persone che non lo conoscono di poter seguire la trama.
Gli Altri Riferimenti
Il Baccarat, però, non compare solo in Casino Royale. Il gioco, infatti, è presente anche nel film “Dr. No” in cui compare nelle scene introduttive, proprio quando viene presentato l’agente segreto inglese. Inoltre, scene di questo gioco si intravedono anche in tanti altri romanzi e film, tra cui “Al servizio segreto di Sua Maestà”, Thunderball”, “Solo per i tuoi occhi” e “GoldenEye”. La mappa di James Bond, ovvero i luoghi che visita in tutte le sue incredibili ed eccitanti avventure. Quindi, si interseca anche con questo gioco che lo accompagna in giro per il mondo.
Perché il Baccarat?
Ora che abbiamo visto le tante volte in cui c’è questo binomio, dobbiamo capire come si è arrivati alla definizione “il Baccarat di James Bond”. E perché questo gioco si presenta così tante volte nel corso delle storie. La risposta è abbastanza semplice e deriva dall’esperienza reale dello scrittore inglese Ian Fleming.
Questi, infatti, mentre era impegnato nella sua attività militare presso la Naval Intelligence Division (NID) si ritrovò in Portogallo, come tappa intermedia verso un lungo viaggio per gli Stati Uniti. E proprio lì perse tutto con un militare tedesco ad un gioco che fino a quel momento non conosceva, ovvero lo Chemin de Fer che, come abbiamo visto all’inizio, era solo un nome diverso per indicare il baccarat.
Ecco quindi che si spiega anche il motivo per cui lo 007 britannico, nel corso delle sue missioni segrete, si ritrova spesso a sedersi al tavolo verde e sfidare i suoi avversari proprio a questo gioco.
Il Passaggio al Poker
Abbiamo capito, quindi, che il baccarat di James Bond sia davvero una affermazione corretta. Così come dimostra il numero di volte in cui questo binomio si presenta sia dal punto di vista letterario che cinematografico.
Negli ultimi film, però, abbiamo notato un passaggio ad uno degli altri famosissimi giochi da tavolo, anzi per meglio dire di carte, ovvero il Texas Hold’Em. Come avviene ad esempio nell’adattamento cinematografico della storica pellicola Casino Royale, distribuita nelle sale nel 2006. Una scelta sicuramente dovuta dal fatto che questo gioco, soprattutto a partire dagli anni 2000, ha avuto un incredibile successo a livello mondiale, per diverse ragioni.
Innanzitutto perché si tratta di poker sportivo, e quindi permette a tutti di poterci giocare senza mettere a rischio ingenti capitali. In secondo luogo, poi, è un gioco che riesce ad abbinare una serie di elementi, come la semplicità, l’adrenalina e la strategia. Tutti aspetti che lo rendono sicuramente utile anche a livello di trama cinematografica.