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La Coppa Multiculturale del 2018

Sono 32 i Paesi che hanno partecipato alla Coppa del Mondo 2018 in Russia. Ogni squadra ha a disposizione 23 posti con i quali riempire le proprie fila con i giocatori della propria nazionalità. Ed è dal concetto di nazionalità che NetBet ha deciso di scavare nelle origini dei giocatori partecipanti al Mondiale di quest’anno e di mettere a dispozione una “Mappa Multiculturale” della competizione.

A causa della globalizzazione e di molti altri fattori, la diversità all’interno di molte delle nazionali della competizione di quest’estate è davvero straordinaria, con moltissimi giocatori nati in altri Paesi e poi emigrati nel paese per il quale stanno giocando. Altri, sono nati nel paese della prorpia nazionale da enitori emigrati.

Grazie alla nostra nuova Coppa del Mondo Multiculturale, ora siamo in grado di vedere quanto è vario il torneo in Russia.

Quali sono le squadre più diverse del torneo?

La Francia e il Marocco sono davanti al resto delle altre squadre rispetto alla diversità nella Coppa del Mondo. Da questo grafico possiamo vedere come il 91% della squadra francese, o 21 dei 23 giocatori, trova le sue origini in un altro Paese. Tredici di questi giocatori hanno infatti genitori o antenati emigrati dall’Africa, mentre Thomas Lemar e Raphael Varane sono emigrati dalla Guadalupa e dalla Martinica.

Il Marocco ha 20 giocatori con background multiculturali, pari al 87% della loro squadra. Otto giocatori hanno genitori emigrati dalla Francia, mentre i genitori di Yassine Bounou arrivano dal Canada.

Francia e Marocco sono gli unici due paesi ad avere oltre l’80% della propria squadra con origini multiculturali. Il terzo posto è riservato a Svizzera e Australia con il 65% di giocatori con origini forestiere. L’unico altro paese ad avere una percentuale multiculturale di oltre il 50% è il Portogallo.

E le squadre meno diverse del torneo?

Perù e Arabia Saudita sono in cima alla lista in termini di bassa multiculturalità, con nessun giocatore che presenta un background diverso da quello del proprio Paese.

Sette Paesi hanno solo un giocatore con origini multiculturali, mentre tre nazioni ne hanno due.

C’è altro?

Ci sono alcuni grandi giocatori che non avreste mai pensato provengano da background così lontani rispetto alle proprie nazionali.

I due centrocampisti del Manchester City, David Silva e Kevin de Bruyne, hanno origini sorprendenti, con gli antenati di Silva emigrati dal Giappone, mentre de Bruyne si trasferì dal Burundi.

Persino i primi due giocatori a livello mondiale provengono da contesti contrastanti. Gli antenati di Cristiano Ronaldo sono emigrati dalle isole di Capo Verde, mentre nell’albero genealogico di Lionel Messi troviamo un po’ di Italia.

Messi non è l’unico argentino ad avere origini italiane ovviamente. Altri connazionali come Paulo Dybala, Javier Mascherano e Angel Di Maria hanno radici mediterranee, mentre Cristian Ansaldi è emigrato dall’Italia in Argentina come giocatore. Altri giocatori argentini con origini miste sono Gonzalo Higuain, di origine basca, mentre il compagno di squadra Sergio Aguero ha origini libanesi.

Diego Costa è noto per aver cambiato la maglia brasiliana per quella spagnola, lasciando solo Filipe Luis come unico giocatore della squadra brasiliana con origini straniere, con antenati emigrati dalla Polonia.

Clicca sulla mappa e scopri tutta la multiculturalità dei Paesi partecipanti alla Coppa del Mondo 2018.