Paul Cézanne è uno dei pittori più importanti al mondo. È nato in Francia nel gennaio 1839 ad Aix-en-Provence, dove poi è deceduto a 67 anni. Tra le sue opere più famose c’è sicuramente la serie dedicata ai Giocatori Carte.
La Serie dei Giocatori Carte
Si tratta di una serie di cinque dipinti, tutti diversi tra loro, ma raffiguranti varie persone impegnate in una partita a carte. Sono stati realizzati con olio su tela tra il 1890 e il 1895. Uno di questi, raffigurante solo due giocatori, di cui con la pipa ed entrambi con il cappello, è conservata ed esposta al Musee d’Orsay di Parigi.
Le altre quattro sono invece sparse per il mondo. Una è posseduta da uno sceicco del Qatar nella sua collezione privata. Il multimilionario l’ha acquistata dai discendenti dell’armatore greco Embricos per una cifra esorbitante: circa 250 milioni di dollari, divenendo così l’opera venduta più cara al mondo. Il primato precedente era detenuto da Numero 5, realizzato da Jackson Pollock.
Altre due opere della serie sono invece conservate nella patria delle scommesse baseball, precisamente alla “Barnes Foundation” di Philadelphia e al “Metropolitan Museum of Art” di New York. L’ultima opera si trova invece alla “Courtauld Institute of Art” di Londra.
Perché i Giocatori di Carte?
Cézanne, come tutti gli artisti e gli intellettuali dell’epoca, era solito frequentare i bistrot francesi. Una sorta di taverne in cui si beveva molto, si fumava pipa e sigari e si giocava a carte. Non c’erano scommesse sportive o altro, quindi questi erano gli unici passatempi possibili oltre ad intrattenere delle lunghe chiacchierate, che in molte occasioni finivano per diventare discussioni o anche risse.
Insomma era un ambiente sicuramente movimentato, che aveva avuto una certa influenza sul pittore francese.
La sua idea non era però originale, anche perché nei precedenti secoli già altri pittori avevano immortalato sulla loro tela momenti simili, così come vedremo anche successivamente.
Un dipinto in particolare però, potrebbe aver ispirato Paul Cézanne, ovvero i “Giocatori di Carte” dei fratelli Le Nain, esposto nel museo di Aix-en-Provence, proprio dove il pittore è nato, vissuto per gran parte della sua vita e poi deceduto.
Com’era Visto Il Gioco nell’800?
Il gioco d’azzardo era un passatempo abbastanza comune nell’800, e in particolare in Francia. Il paese infatti è una delle patrie per eccellenza dei giochi da carte o da tavolo.
Ad esempio lì sono nate le carte che utilizziamo oggi in gran parte dei giochi, che per l’appunto si chiamano francesi. Anche la famosa ruota nero e rossa è stata ideata nel paese transalpino e moltissimi giochi hanno acquisito una grande fama passando proprio in Francia.
E come abbiamo visto, e lo dimostrano anche i dipinti sia di Paul Cézanne sia di altri artisti, la taverna e i bistrot erano i luoghi in cui ci si riuniva per giocare.
Le Precedenti Opere con Giocatori Carte
Une delle prime opere, almeno tra quelle conosciute, che ritraggono i giocatori carte è sicuramente “I bari” di Caravaggio. Il noto pittore italiano, nel 1594, ha dipinto una tela con colori ad olio su cui sono raffigurate tre persone.
Due di queste sono sicuramente giocatori, mentre un terzo è impegnato a sbirciare le carte di uno dei due e a fare un segno all’avversario per dirgli quali carte ha in mano. L’altra persona raffigurata è intenta a prendere una carta conservata nella parte posteriore del vestito. Non a caso l’opera è definita “I Bari”.
Nello stesso periodo del dipinto di Caravaggio, è realizzata anche l’opera di Theodor Rombouts, conservata in Belgio. La scena è simile a quelle di cui abbiamo già parlato. Ci sono cinque personaggi, di cui due impegnati a giocare a carte e altri due a parlare. Il quinto è invece interessato alla partita e cerca di vedere le carte di uno dei due giocatori.
Conclusioni
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