Molti giochi sono entrati nell’immaginario delle persone e tra questi c’è la ruota della fortuna gioco.
È una tipologia di gioco diventata molto famosa in Italia soprattutto grazie ad uno storico programma televisivo in cui i concorrenti dovevano indovinare la frase nascosta sul tabellone. Ognuno doveva far girare poi la ruota nella speranza che si fermasse sui premi più importanti.
Per anni la trasmissione è stata presentata da Mike Buongiorno ed era seguita ogni giorno da milioni di telespettatori. È andata in onda per oltre venti anni. Il format era stato preso in prestito dal programma “Wheel of the Fortune”, la sua versione americana.
Ruota della Fortuna Gioco: le Regole
Il gioco era molto apprezzato per una serie di ragioni. Prima di tutto perché era senza regole complicate e non c’era bisogno di chissà quale strategia, quindi era semplice. Inoltre, non bisognava avere alcuna abilità fisica, ma affidarsi, per l’appunto, solo alla fortuna quando si girava la ruota.
Infine, regalava premi in denaro anche importanti. Tutti motivi che lo hanno reso, come detto, molto popolare in Italia e non solo.
Al gioco televisivo partecipavano in ogni puntata tre concorrenti. Ognuno dei quali girava la ruota, suddivisa in diversi spicchi colorati, che rappresentavano la potenziale vincita. Gli spicchi andavano da un premio minimo di duecentomila lire fino ad un milione di lire.
Oltre ai premi c’erano poi caselle particolari, che vedremo a breve.
Le Fasi di Gioco
L’obiettivo del gioco era indovinare la frase nascosta sul tabellone e, per farlo, i giocatori avevano alcune opzioni tra cui girare la ruota e “chiamare” delle consonanti, oppure acquistare una vocale con i soldi del montepremi fino a quel momento conquistato. Vediamo un esempio.
Il giocatore A girava la ruota e questa poteva fermarsi su uno dei seguenti spicchi:
- Passa: se si fosse fermato su questo spicchio, il giocatore avrebbe dovuto passare la mano al concorrente successivo. Ve erano solo due su tutta la ruota.
- Perde: questa era la più temuta delle caselle, visto che una volta che la ruota si fermava qui, il giocatore perdeva tutto il montepremi acquisito finora. Sulla ruota c’era solo uno spicchio “Perde”.
- Jolly: se la ruota si fosse fermata su questo spicchio, il giocatore avrebbe conquistato un jolly. Quest’ultimo poteva poi essere usato qualora in uno dei suoi turni, la ruota si fermava su “Passa” oppure se la soluzione data per scoprire l’intera frase era sbagliata. Ce n’era solo uno sulla ruota.
- Sorpresa: in alcune edizioni fu aggiunto anche questo spicchio speciale. Se la ruota si fosse fermata qui, si sarebbero ottenuti dei premi a sorpresa, come elettrodomestici o somme di denaro.
- Da 200 a 1000: erano i premi in denaro a partire da 200 mila lire fino ad un milione.
Se la ruota si fermava su un premio in denaro, allora il concorrente chiamava una consonante e, se questa era presente, sul tabellone vinceva il premio.
Se erano presenti più caselle con la stessa consonante chiamata, allora il concorrente conquistava tanti premi quante erano le consonanti.
Nel caso in cui però non c’era neanche una casella con la consonante chiamata, allora il turno finiva e si passava al giocatore successivo.
Ruota della Fortuna Gioco: le Origini
La diffusione di questo particolare gioco sembra essere collegata al gioco della online roulette o quella tradizionale. Il meccanismo è infatti molto simile.
Anche qui c’è una ruota e bisogna sperare che la pallina si fermi dove il premio è più redditizio. In realtà, però, i riferimenti a questa espressione e ad una vera e proprio ruota, risalgono a migliaia di anni fa e il suo significato è molto intenso.
Le prime citazioni di questa espressione si ritrovano addirittura nel “Dialogus de Oratoribus” di Tacito, in cui si parla esplicitamente di una ruota della fortuna che può cambiare le sorti di ogni persona. C’è un momento in cui si scende verso il fondo fino a quando non si viene calpestati dalla ruota stessa e quindi dalla sorte. Dopo questo periodo, però, c’è però la risalita e infine (seguendo quest’ordine) il momento più alto, quello di maggior fortuna. La ruota però continua imperterrita il suo ciclo e quindi si ritorna verso i momenti di difficoltà e sofferenza.
Questa non è però la prima attestazione ufficiale, visto che anche nell’antichissima religione buddista ci sono alcuni riferimenti ad un simbolo simile.
La Ruota della Fortuna nel Medioevo
Come detto, questo simbolo è sempre esistito e nel Medioevo si ritrova una frase latina praticamente perfetta per rappresentare la situazione: “Regnabo, Regno, Regnavi, Sum sine regno” (Regnerò, regno, regnavo, sono senza regno”). Queste parole erano di solito rappresentate proprio su una ruota.
Ruota Della Fortuna nelle Case Gioco
Una sorta di ruota della fortuna è alla base anche di altri tipici giochi, ad esempio le online slot.
Anche in quel caso ci sono delle ruote (i rulli) che vengono fatti girare con la speranza che si fermino tutti sullo stesso simbolo e quindi diano la possibilità di vincere denaro.
Negli ultimi anni, il gioco è poi tornato prepotentemente di moda anche con Dream Catcher, che è proprio una rivisitazione della famosa formula televisiva. Solo che, in questo caso, la persona che punta deve pronosticare su quale spicchio si ferma il piolo.
Il gioco ha subito conquistato tantissimi giocatori e molti fornitori di software ne hanno creato anche una versione live con dealer dal vivo.
Conclusioni
In questa guida abbiamo quindi visto quanto sia stato popolare la Ruota della Fortuna gioco e anche quanto sia antica la sua storia, tanto da non sapere a quando risale la sua prima attestazione ufficiale.
La ruota e la fortuna sono simboli che sono spesso rappresentati insieme, anche perché nessuno può mai avere una continua fortuna o sfortuna e quindi c’è sempre un ciclo. Questa è anche la filosofia che i giocatori d’azzardo sono soliti seguire.
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